Intestazione

Differenziare

Es

Curiosità e consigli per fare la differenziata
Plastica: Diciamo plastica, ma dovremmo dire plastiche! Esistono infatti tante materie plastiche: quelle “antiche” come la celluloide, inventata nel 1869 per sostituire l'avorio delle palle da biliardo, e la bachelite, la prima plastica totalmente sintetica; quelle più “moderne” derivanti dal petrolio come plexiglass, nylon, moplen, vinile, polietilene, fino agli innovativi tecnopolimeri, con resistenza termica e meccanica spesso superiori ai metalli speciali e alla ceramica. Tra tutte queste plastiche dobbiamo tenere bene a mente che, oltre ai piatti e ai bicchieri, solo gli imballaggi (pellicole, barattoli, sacchetti, flaconi, vaschette in polistirolo, blister, bottiglie) sono differenziabili!
Carta e cartone: Sai che con il riciclo di una tonnellata di carta puoi salvare 15 alberi? La carta è il materiale più riciclato in Europa, di carta riciclata è fatto il 95% dei quotidiani e il 90% degli imballaggi. Ma seguiamo attentamente le regole! Ad esempio, non vanno gettati assieme alla carta: tovagliolini unti, fazzolettini sporchi, scontrini fiscali, carta oleata e il sacchetto, in plastica, contenente carta da riciclare!
Lattine e scatolette: Il recupero dell'alluminio consente di risparmiare fino al 95% di materia prima. Ad esempio, lo sapevi che le caffettiere Moka sono fabbricate in alluminio riciclato?
Vetro: Non è tutto vetro quel che luccica! Non gettare mai con il vetro la ceramica, la porcellana, il cristallo. E differenzia solo i contenitori (bottiglie, flaconi, barattoli, bicchieri): lampadine, vetri di finestre o di automobili, specchi, pyrex non devono essere conferiti nella campana del vetro.
Raee: nel 2012 nel mondo sono stati prodotti circa 49 milioni di tonnellate di RAEE ossia 11 volte il peso delle piramidi di Giza o 200 volte il peso dell'Empire State Building! Ogni italiano ne produce ogni anno 14,7 kg, solo in minima parte recuperati. Ricordiamoci che oltre ad essere composti di materiale recuperabile e metalli, preziosi, possono contenere sostanze inquinanti e tossiche, quali cloro, fluoro, carburi e mercurio: è quindi importante non disperderli nell'ambiente.
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