Fognature
Il problema della gestione delle acque reflue non riguardava solo Londra.
Nella seconda metà del XIX secolo
l'industrializzazione, la crescente urbanizzazione e le conseguenti
problematiche igienico–sanitarie evidenziarono l'inadeguatezza
delle reti fognarie di molte città. A Parigi la progettazione e
costruzione delle moderne fognature, coordinata
da Eugène Belgrand, coincise con il rinnovamento urbanistico
e la realizzazione dei grands boulevards progettata dal
barone Haussmann. Belgrand, su incarico di Haussmann, realizzò una vera
e propria ragnatela di condotte sotterranee, capace di intercettare tutti i reflui
della città. La rete era perfettamente pulita e manutenuta: manualmente
le condotte minori, con battelli o vagoni cisterna le condotte principali. Le nuove
fognature diventarono il simbolo del progresso e dell'innovazione e le gite in trenino
o in barca erano un must per i visitatori della Ville Lumière.
Erano raccomandate dalle guide turistiche dell'epoca e i canali risplendevano di luci.
La costruzione delle nuove fognature tuttavia comportò alcuni problemi.
I reflui, infatti,
confluivano nella Senna che veniva così descritta: “l'acqua è completamente nera,
greve di fango e cosparsa di bolle di gas (fino a un metro e mezzo di diametro nella stagione estiva!)”.
Per risolvere questo problema nacquero i “campi di spandimento”, dove gli scarichi erano usati per irrigare e fertilizzare i terreni. In alcuni casi nacquero delle fattorie modello, come a Gennevilliers, vicino a Parigi, dove nei primi anni del '900 tutti si meravigliavano per l'opulenza dei raccolti: “Le barbabietole da zucchero sembrano prese in prestito dalle mille e una notte e le arance sono grandi come meloni”. Il sito divenne oggetto di visite di turisti incantati che attraversavano su un trenino i campi lussureggianti. Alla fine del percorso potevano assaggiare i frutti e gli ortaggi prodotti nel sito e dissetarsi con un bicchiere di acqua fresca purificata.
Nei primi decenni del secolo l’esperienza dei campi di spandimento terminò e nacquero gli impianti di depurazione. Ma questa è un'altra storia…