Intestazione

Acque Reflue

Es
Ma come erano gestite le acque “sporche” prima della costruzione delle moderne fognature e degli impianti di depurazione? Naturalmente la situazione variava nelle diverse epoche e nei diversi contesti geografici e culturali. E, in generale, nelle campagne l'impatto igienico e olfattivo era molto più lieve che negli agglomerati urbani. Un episodio, in particolare, è ricordato negli annali della città di Londra: la “Grande Puzza” (the "Great Stink") del 1858. All'epoca, gran parte delle deiezioni, umane e animali, finivano nel Tamigi, così come i resti di cibo, le carcasse di animali e gli scarti industriali. Le sue acque, tra l'altro, erano utilizzate come fonte di approvvigionamento idrico provocando frequenti epidemie di colera.
L'estate del 1858 fu particolarmente calda e la portata del Tamigi era notevolmente ridotta: all'apice della crisi il fiume trasportava lentamente escrementi, viscere provenienti dai macelli, cibi avariati e scarti industriali, sprigionando insopportabili miasmi. Il cancelliere dello scacchiere Benjamin Disraeli definì il corso d'acqua “una puzzolente pozza stigiana di ineffabile e insopportabile orrore”. L'odore era così intenso che i parlamentari dovettero abbandonare Westminster e le udienze del Palazzo di Giustizia furono temporaneamente spostate a Oxford e a St. Albans. Fu in seguito a questo evento che il Parlamento inglese decise di risolvere il problema e di dotare la città di una imponente e adeguata rete fognaria.
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